Nei Comuni che non faranno in tempo a pubblicare le aliquote sul sito del Def entro il 31 maggio, l’acconto TASI potrebbe slittare a dicembre anche per gli immobili diversi dall’abitazione principale
Il Governo e la maggioranza stanno lavorando per spostare direttamente a dicembre il versamento dell’acconto TASI di giugno nei Comuni che non inviano entro il 23 maggio le delibere al dipartimento Finanze, chiamato a pubblicare la decisione locale entro il 31 maggio, estendendo quindi a tutti gli immobili quanto già previsto per l’abitazione principale dalla legge di conversione del decreto «salva-Roma» ter (Legge n. 54/2014, di conversione del D.L. n. 16/2014, che attualmente prevede, invece, per gli altri immobili, nei Comuni “ritardatari”, il versamento della Tasi a parametri standard applicando l’aliquota base dell’1 per mille). Ciò per cercare di aggirare il caos che regna con riguardo alla nuova tassazione sugli immobili. Tra l’altro, fra modifiche continue ed elezioni imminenti, solo 683 Comuni fino a oggi hanno deciso le aliquote. Il sottosegretario all’Economia Zanetti ha già redatto un emendamento da presentare ad uno dei provvedimenti d’urgenza attualmente all’esame del Senato: il decreto casa oppure il decreto Irpef.