Il paziente non compra… SCEGLIE!
O ti differenzi oppure non avrai nuovi pazienti. Però non differenziarti sul prezzo, fallo con il valore, fai in modo di essere la migliore soluzione da offrire ai tuoi pazienti.
Essere un bravo clinico è sicuramente indispensabile per il raggiungimento dello scopo terapeutico per il quale il paziente necessità dei tuoi servizi, ma questo influisce solo per il 20%.
Il restante 80% è il frutto di come vieni percepito dallo stesso e la percezione esterna è il frutto di variabili extra cliniche che sono sotto il nostro totale controllo.
Dunque, strutturare un corretto sistema di controllo di gestione, non significa solo analizzare i numeri ed avere un cruscotto che in modo rapido ed intuitivo ci consente di comprendere le criticità della gestione, ma significa anche altro!
Così come ho scritto nel mio libro “Metodologia di controllo di gestione degli studi odontoiatrici” ricorda: “i numeri sono lo specchio del tuo studio ed il riflesso delle tue azioni”.
Ma le azioni sono generate da tutti componenti del team dello studio odontoiatrico, interni ed esterni e queste a loro volta sono influenzate dagli stati d’animo.
Puoi essere il miglior clinico in assoluto ma il tuo stato d’animo determinerà la modalità con la quale presenterai il tuo piano di cura, e da questo ne deriverà l’accettazione o meno da parte del paziente.
Molto spesso gli odontoiatri che non hanno una buona conversione dei piani di cura in piani accettati dai pazienti, cercano di cambiare il modo di fare, andando ad interagire sulle azioni, e molto spesso l’azione corrisponde alla riduzione del prezzo in quanto pensano sia la giusta strategia… e io ti dico che questa pratica è decisamente sbagliata per innumerevoli ragioni che non starò qui a spiegarti.
Pensa a quando prendi una decisione in serenità, pensa alla stessa decisione presa in uno stato di paura economica.
Ecco! La paura economica è il tuo stato d’animo e tu stai prendendo decisioni sicuramente in modo non sano.
Ciò che devi comprendere è che la paura economica non è un fattore che dipende dall’esterno e ci colpisce come una malattia, ne siamo completamente RESPONSABILI.
Ragion per cui il controllo di gestione ci aiuta a mettere ordine, chiarezza e ci aiuta anche a valutare le competenze del team, rendendolo maggiormente efficiente e di riflesso più felice.
Non a caso le persone più felici sono quelle che maggiormente sono più performanti nelle proprie aree di competenza.
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