Oggi, uno studio odontoiatrico ha una mole di informazioni a disposizione davvero consistente, ma questa quantità corrisponde anche a una qualità dei dati?
Dati imprecisi, parziali o non codificati correttamente, rendono inutile lo sforzo fatto dal team in fase di inserimento, in quanto l’elaborazione delle informazioni sarà anch’essa imprecisa, parziale o, in alcuni casi, fuorviante.
Il controllo di gestione professionale è un sistema che prevede una impostazione delle informazioni a monte attraverso una codifica ben precisa, per arrivare a elaborare delle statistiche che consentano di avere controllo sull’andamento dello studio, piuttosto che subire il mercato.
Alcune informazioni di base sono:
– Numero e tipo di prestazioni effettuate nel mese per operatore – Valore dell’eseguito per tipologia di prestazione e operatore
– Valori economici delle categorie di prestazioni e degli operatori – Valutazione degli indicatori (attivi e passivi) di grande impatto
– Marginalità per prestazione, operatore e di studio
– Efficacia commerciale in termini di tassi di accettazione dei piani di cura
Chiaramente, queste sono solamente alcune delle analisi da prendere in considerazione nel monitoraggio mensile dell’andamento dello studio, ma già fanno intuire quanto siano fondamentali per guidare la crescita economica dello studio.
Come il controllo di gestione influenza la crescita?
L’elaborazione dei dati, correttamente codificati e inseriti, consente di fare delle valutazioni in chiave strategica e operativa con l’obiettivo di prendere decisioni relative a organizzazione, costi, prezzi, processi interni, risorse, tempi, etc.
Il controller è la figura professionale che supporta il titolare dello studio dentistico nell’elaborare e interpretare i dati in chiave controllo di gestione.
Si tratta di un’attività proattiva, ovvero, si parte dall’analisi dei dati consuntivi del mese precedente e in corso per fare previsioni e intervenire attivamente a “giochi in corso” per centrare gli obiettivi stabiliti.
Inoltre, consente di fare un’efficace pianificazione fiscale e finanziaria evitando di trovarsi a fare un gran lavoro clinico e restare con pochi soldi in tasca una volta pagate le tasse e adempimenti vari.
Adottare il sistema di controllo professionale nel proprio studio odontoiatrico significa, quindi, avere gli strumenti oggettivi per pianificare e realizzare la crescita del proprio studio con attenzione a fatturato, marginalità e liquidità. Significa anche evitare sbalzi emotivi causati dalle brutte sorprese che arrivano quando si gestisce alla cieca la propria attività.
Come adottare il controllo di gestione per il tuo studio?
Il primo passo fondamentale è fissare un appuntamento conoscitivo per inquadrare la situazione di partenza e comprendere dove si può arrivare e in che tempi.
Il secondo passo è stabilire il piano operativo e gli attori principali dello studio che collaboreranno con il controller per la codifica e l’inserimento dei dati.
Il terzo passo consiste nell’andare a regime nell’adozione della nuova metodologia e, soprattutto, fare proprio il nuovo modo di osservare e leggere i dati dello studio.
Il quarto passo è quello dell’analisi della reportistica mensile, realizzata attraverso l’elaborazione dei dati, stabilendo insieme al controller le azioni correttive o di consolidamento da mettere in campo.
Il quinto e ultimo passo riguarda l’entrata a regime della pianificazione fiscale e finanziaria e, anche qui, fondamentale diventa l’entrare nell’ottica corretta di gestione consigliata dal controller.
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